Il Progetto di Valorizzazione della produzione legnosa dei boschi del Chianti (PROVACI) è stato finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Le foreste forniscono benefici sociali e ambientali e, non certo ultimi, numerosi prodotti commerciali ed energetici che sono stati e sono tuttora indispensabili. In questo contesto si fa riferimento al territorio del Chianti nel quale la presenza del bosco si associa e si compenetra alla coltura della vite conferendo al paesaggio quel particolarissimo fascino che è motivo di evidenza, di valore economico, e quindi è fattore traente e di supporto ad altre attività produttive come il turismo. L’obiettivo principale del progetto è la valorizzazione della produzione legnosa nell’ambito di una gestione sostenibile e durevole dei soprassuoli forestali presenti nel territorio del Chianti. La ricerca ha lo scopo di fornire in primo luogo informazioni puntuali sulle caratteristiche e sulla “disponibilità” reale della produzione della massa legnosa con particolare interesse per quella dei boschi di castagno (cedui) e di boschi puri e misti di roverella.

I prodotti da valorizzare riguardano:
a) la biomassa forestale per usi industriali ed energetici;
b) la produzione della paleria per la viticoltura e quella di assortimenti di pregio per vasi vinari.

In questi casi obiettivi più specifici sono:
1) disporre di informazioni sull’uso, delle principali fonti di approvvigionamento della materia prima legno per la produzione di vasi vinari;
2) fornire informazioni sulla presenza attuale delle attività artigianali e/o industriali connesse a, ovvero proporne il loro ripristino attraverso anche la rivalutazione dell’arte dei “bottai”;
3) valutare le relazioni intercorrenti tra tipologie di contenitori e processi vinificatori con l’obiettivo di certificazione del legno e di identificazione dei marcatori molecolari caratterizzanti.


Accademia dei Georgofili 18 Maggio 2017: la Gran Selezione a Km0.
Innoviamo riscoprendo il castagno.


PRESENTAZIONE “PROVACI” (18 maggio 2017)
IL VINO NEL LEGNO
Valorizzazione della biomassa legnosa dei boschi del Chianti


COMUNICATO STAMPA (Gran Selezione KM 0)
L’idea di impiegare botti di castagno ha preso il via da un progetto curato dall’Accademia dei Georgofili nel quale si sottolineava come fino ai primi decenni del Novecento, il Chianti Classico veniva stoccato in botti di legno del territorio. Da qui il progetto di valorizzazione della produzione legnosa dei boschi del territorio (‘Provaci’) svolto dalla Fondazione per il Clima e la Sostenibilità con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze presentato all’Accademia dei Georgofili. In quella occasione venne evidenziato come i boschi di castagno e roverella dell’area del Chianti Classico (la superficie boscata è di circa 48 mila ettari) possono produrre circa due milione di tonnellate di legname derivante e, solo nel caso del castagno, da ogni ettaro possono essere ricavati 120 metri cubici di legname, una quantità significativa che aumenterebbe di valore e allo stesso tempo favorirebbe uno sviluppo occupazionale legato alla produzione di queste attrezzature per le cantine.


Tornare a utilizzare le botti di castagno per l’affinamento di vini moderni (WineNews)


I VINI DI VERONELLI 2017
Nella cantina “Capua Winery” sono stati introdotti carati costruiti con legno di castagno toscano frutto della ricerca del progetto PROVACI ed è con questi che è stato prodotto il vino “Maremma Toscana Sangiovese Tutto Cuore 2014” recensito nel 2016 su “I vini di Veronelli 2017” a cura del Seminario permanente Luigi Veronelli.

TuttoCuore2014I vini di Veronelli 2017

I vini di Veronelli 2017
Editore: Seminario Luigi Veronelli (20 ottobre 2016)
Collana: Guida oro Veronelli
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8890441984
ISBN-13: 978-8890441981

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