La lana è passata da essere risorsa indispensabile per l’economia di intere regioni a rappresentare un peso dal quale disfarsi, un rifiuto catalogato tra gli “speciali”, un costo insostenibile per gli allevatori.
Nonostante le difficoltà, in Toscana ci sono delle realtà locali che hanno provato a dare una nuova vita alla lana di pecora immettendola nel mercato sotto forma di manufatti tessili di ogni tipo.
Il recupero e la valorizzazione dei filati interamente tracciabili sta diventando sempre più richiesta dai consumatori essendo la tracciabilità, a tutti gli effetti, un valore aggiunto ai prodotti finali. Il fenomeno risulta in crescita, seppur in modo locale e ancora non molto conosciuto. Così come non tutti sanno che la lana della maggior parte delle pecore allevate in Italia, nonostante sia più rustica, ha buone caratteristiche tecniche e il suo utilizzo permetterebbe di costruire una filiera interamente tracciabile sul territorio nazionale, una caratteristica sempre più richiesta dai consumatori attratti dal valore aggiunto dei prodotti finali.
Inoltre, la creazione di una rete di realtà locali rappresenta un’opportunità importante e necessaria per lo scambio reciproco di saperi e conoscenze.
Sul territorio toscano esistono delle realtà che hanno creduto fermamente nell’importanza delle tradizioni, nel recupero delle risorse, nella possibilità di un’economia circolare e realizzare manufatti utili alla comunità prodotti con quella lana considerata rifiuto.
Si tratta di cooperative di comunità, associazioni ecc. che, con molta passione, si stanno dedicando alla realizzazione di manufatti utilizzando la lana destinata allo smaltimento, trasformando, in questo modo, uno scarto in risorsa: un passaggio decisivo per l’economia circolare, necessaria per uno sviluppo più sostenibile.
Cooperativa Filo&Fibra
Una cooperativa di comunità tutta al femminile che dal 2018 si impegna per la costituzione di una filiera laniera locale che, con la realizzazione di prodotti tessili di alta ispirazione territoriale, valorizza le risorse dell’ambiente e della cultura del territorio.
La Coop femminile Filo&Fibra si è costituita il 10 novembre 2018 grazie al sostegno della Regione Toscana ai sensi del DD 21060 19-12-2018 e alla collaborazione del Comune di S. Casciano dei Bagni.
Nata con l’intento di portare innovazione e una nuova visione della tradizione attraverso l’economia circolare con l’obiettivo di mantenere vive e valorizzare le comunità locali a rischio spopolamento, con particolare riferimento a quelle situate in territori montani. La fusione di entusiasmo, curiosità, ricerca, lavoro, idee, collaborazione e coesione, scambio di esperienze personali e professionali fanno da motore per contribuire alla valorizzazione del territorio e delle sue potenzialità con impegno rivolto alla tutela dell’ambiente.
Collabora con aziende agricole di allevamento ovini (per la maggior parte di razze vissana e appenninica) per il recupero della lana sucida e la trasformazione in materiale nobile.
Vengono pertanto utilizzati materiali appartenenti alla tradizione e sapientemente trasformati in oggetti di uso quotidiano con il desiderio di tutela, promozione del rispetto dell’ambiente, rielaborazione e riscoperta del saper fare.
Il progetto Filo&Fibra è un progetto etico, sostenibile e solidale fondato su:
1. economia circolare;
2. contaminazione e recupero.